sabato 18 settembre 2010

PER UN' AMICA

Penso  a lei sola in questa  cupa nottata,
triste che non ce la fa  ad esser disperata.
Chiusa nel suo bozzolo di sordo dolore
della vita  avverte tutto il  suo malore.
Voglia di vivere strappata e flagellata,
una corsa per ridare una vita già data.
Unghie a graffiare un momento, un istante,
a divellere un malessere così devastante.
Forza, bambina, amica, non ti accasciare,
la tua felicità potrai di nuovo abbracciare.