domenica 28 giugno 2015

i colori di Leonardo

Leonardo era così, solitario, ma allo stesso tempo socievole. Amava il suo lavoro pur esercitandolo tra mille difficoltà pratiche, oggettive ed di interazione con molti suoi colleghi. Stava lontano da casa tutta la settimana, e quando vi ritornava, cercava di staccare la spina facendo lunghe passeggiate portando con sé un album da disegno. Gli piaceva ritrarre non paesaggi, ma i piccoli e nascosti particolari della natura. I suoi schizzi sapevano di aria, mare, profumo di pini e fiori selvatici. non colpivano l' occhio, bisognava osservarli attentamente per sentirli mormorare tutta la loro semplice bellezza. Mormorare, si, Leonardo non amava la confusione, i frastuoni, ma si lasciava trascinare dentro una piccola realtà silenziosa e celebrante, rimanendone rapito, ma allo stesso incontentabile, perché la sua era una ricerca interminabile ed incessante. Provava pace, in quei momenti, e pace trasmetteva a chi, come qualche suo amico intimo e carissimo, , si metteva ad osservare i suoi disegni. Di carattere riservato, li mostrava solo a poche persone, quelle che erano di cogliere le stesse cose che coglieva lui. Spariva per ore intere, ma sua moglie non ci faceva caso, non lo assillava: sapeva come era fatto suo marito; non era rassegnata al suo comportamento, e da donna intelligente, ne era diventata complice. Il caldo, in estate, ed il sole che iniziava a farsi più tiepido in inverno, lo toglievano da questo suo stordimento, dalla sua stretta intimità con se stesso, facendolo rientrare a casa per il pranzo domenicale, dove i profumi della sua terra sulla tavola apparecchiata, gli creavano ancora una volta un senso di pace e tranquillità mista a comunione con le proprie radici che i cibi tradizionali rappresentavano. Si appisolava nella calura pomeridiana sulla sua poltrona, dopo aver letto alcune righe di un libro e poco prima del tramonto, con il fresco, tornava nel suo studio per preparare le carte del lavoro settimanale. Ricaricato e sereno come era, si sentiva soddisfatto a quell' idea di poter avere ancora molto da donare.