lunedì 1 aprile 2013

Ro....

io lo so, Ro, lo so bene;
dietro il tuo canto del mattino, 
note per la vita che sai, che puoi,
ci sono i dolori amari e chiusi.
Le tue unghie nella carne,
la fantasia dei tuoi giorni,
gli odori dell tua cucina.
Io lo so, Ro, che non dici nulla
che il dolore è un mattone 
che non si sgretola nell'anima
Ma quando alla sera, seduta
al tuo poggiolo, stanca e viva
della tua giornata ancora vissuta,
so che confidi alla valle i tuoi pensieri
E lei, lei sola sa, e assorbe le tue passioni
custodendole come morti senza resurrezione