lunedì 1 aprile 2013

Di nuovo noi

Riprendiamoci tutto, Annamaria,
gli istanti, i suoni i sapori, le voci.
E parliamo, parliamo ancora
parole tronche e modi dire.
Tuo padre, mio padre,
mia madre, tua madre...
i cori e le poesie, la festa
e la gita di Pasquetta.
Non eravamo sole, Annamaria.
Il futuro era certo, i dolori no.
Riportami indietro, ti prego,
tanto chi mi ama oggi,
non sapeva di doverlo fare.
E come i nostri Natali,
mi aspetterebbe insieme ai suoni
ai sapori, ed alle parole
venute e volate, in un battito di ciglia