rivoglio i miei sogni che m'han dimenticata,
quelli con i quali mi sono addormentata.
Ricordo di un'estate che ritorna a galla,
io che scorrazzavo su una vespa gialla.
rivoglio le lezioni sui banchi all'università
ed oggi mi domando che ci faccio qua.
Ed ecco il sorriso bianco di mia madre,
la gaia effervescenza tutta di mio padre.
E rivivo le sfuriate con la mia sorella,
quando non si sapeva chi fosse la più bella
Quei pomeriggi sui miei libri e poi studiare,
mimando l'avvocato che volevo diventare.
Rivoglio indietro la mia anima incosciente,
quando della vita non ne sapevo niente.
Quando credevo che il mondo fosse onesto,
e gli anni non passassero davvero così presto
Chissà chi sarei se non avessi mai sognato,
se un vivere banale m'avesse accontentato