martedì 16 agosto 2011

Luigi (mio nonno)

Fissando la finestra con gli occhi tuoi velati,
fumavi e ripensavi ai giorni ormai passati
e mentre una spirale elegante fluttuava
la vita tua finiva, e la morte ti serrava.
Quante cose avevi ancora da narrare,
tu che parlando sapevi affascinare;
e guerre, e libri, e verità condite,
sol per veder le facce mie stupite.
Tu che la famiglia facesti tremare,
tu che solo me hai saputo amare,
Tu uomo fiero, forte, maestoso,
dormi ora l' infinito  tuo riposo